16 gennaio 2009

COME SALIRE SUL CARRO DEL VINCITORE ED USCIRNE INDENNI – La messa è finita, andate in pace

E la saga della salita sul carro del vincitore si chiude così, con il fastidiosissimo Will.I.Am che stupisce il mondo intero tirando fuori il suo asso nella manica: un brano in onore di Obama, uomo dell'anno 2008 secondo Time, Cronaca Vera ed altre prestigiosissime testate di tutto il mondo.
In realtà Will.I.Am è sempre stato un convinto sostenitore dei Democratici e dunque sul carro buono in realtà c'era già da un bel pezzo, ma è sempre bello infamarlo gratuitamente perché è talmente fastidioso che ogni volta che lo vedi ti provoca una sensazione al limite del dolore fisico – quasi una sensazione di assorbimento. E dunque Will.IAm è di diritto salito sul carro del vincitore, senza nessuna possibilità di appello.
Obama oggi veleggia tranquillo verso l'insediamento ufficiale alla Casa Bianca, ma probabilmente se avesse saputo che il buon Will.I.Am gli avrebbe dedicato una crosta degna dei peggiori Red Hot Chili Peppers (cioè quelli degli ultimi due, tre o forse quattro dischi) non si sarebbe nemmeno presentato alle primarie, condannando il mondo ad altri quattro anni di governo repubblicano.
O magari avrebbe perso volontariamente, incolpando poi Will.I.Am della sconfitta ed accusandolo di portare molta, molta sfiga.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E fosse solo lui: a quanto pare ogni nero d'america si sente in dovere di scrivere la sua canzoncina su Obama, con effetti spesso inquietanti. Spero che almeno in tutto questo ci sia una rinascita del funk, che io adoro il funk quando è fatto bene...

accento svedese ha detto...

Ci vorrebbe che George Clinton si ripigliasse e scrivesse l'inno definitivo, chiudendo il cerchio e mandando a casa personaggi grotteschi come Will.I.Am e John Legend. Staremo a vedere.