23 gennaio 2012

FUORI ORARIO COSE MAI VISTE - Loredana Berté e Patti Smith al Festival di Sanremo feat. Gianni Morandi



Sono talmente stanco che non so più che cazzo scrivere ed allora non scrivo nulla. Mi fermo dunque qui anche se una cosa comunque bisogna dirla: nel circuito indie-snob si fa un gran baccano per la partecipazione dei Marlene Kuntz al Festival della canzone italiana comunemente denominato “Festival di Sanremo” (quest'anno presenta il cuoco della Nazionale di calcio Gianni Vissani Morandi, ci sarà da ridere molto), come se i Marlene Kuntz potessero ancora essere considerati duri e puri dopo aver fatto quella porcata con Skin degli Skunk Anansie (in realtà il pezzo non era niente male, solo che era bello scrivere la parola “porcata” ed allora l'ho scritto – chiaro omaggio al custode degli spogliatoi della Nazionale di calcio Roberto Calderoli e alla sua merdosissima legge elettorale) e come se avesse ancora un senso fare un discorso sulla purezza d'intenti dei gruppi musicali ora che siamo nel 2012 e la musica non la compri più perché la scarichi prima che esca.

C'è chi grida al tradimento, c'è chi aggiorna il sito di Rockit pubblicando la notizia, c'è chi ne parla, c'è chi ne scrive praticamente alla cazzo di cane come il sottoscritto, c'è chi approva e c'è chi se ne sbatte la minchia perché ha altro a cui pensare: ma non saranno i Marlene Kuntz liberi di fare ciò che vogliono della loro carriera? Non saranno liberi di scegliere il loro pubblico e/o cercare di arrivare ad un pubblico nuovo? Non saranno liberi di assecondare la loro casa discografica se li paga bene? Non saranno liberi di fare cose nuove? Non saranno liberi di fare cose vecchie in un contesto che ti propone come new sensation per il 2012 niente popo' di meno che Maria Antonietta? Io non lo so, il mondo è davvero un posto sbagliato.

Il vero problema comunque è che nella serata dedicata ai duetti con gli ospiti stranieri si esibiranno assieme a Zio Tibia Patti Smith, ossia la poetessa punk Patti Smith dopo parecchie pere di troppo (ma si faceva Patti Smith? Presumo di sì, ma se così non fosse l'ho scritto perché era bello scrivere “dopo parecchie pere di troppo”), una che l'unica sua canzone che ho ascoltato è Because The Night solo perché è la sigla di Fuori Orario di Enrico Ghezzi (non che io guardi Fuori Orario, eh...)(sì, talvolta lo guardo ma collasso sempre dopo circa mezz'ora perché è roba troppo complicata per me. Io sono per le televendite di Egorex con Andrea Roncato e per Lea Di Leo ed i suoi foruncoli sulle natiche, mica per la cultura) e perché Because The Night dei Co.Ro. è una discreta bomba da autoscontri primi anni novanta. Ma chi gliel'ha fatto fare ai Marlene Kuntz di recuperarla? Non avrebbe avuto più senso recuperare – chessò – l'immenso Francesco Salvi (la sua Taxi di venti e passa anni fa è roba di stretta attualità) anche se è italiano e non straniero? Mi sa che c'entri la casa discografica, ma quest'ultima frase è una cosa che dico ben consapevole della mia ignoranza e si può anche passare oltre.

Comunque se il recupero Patti Smith è una scelta di dubbio gusto allora cos'è il recupero di Loredana Berté, altra ospite straniera al Festival della canzone italiana comunemente denominato “Festival di Sanremo”? La prima volta che ho visto l'elenco dei partecipanti avevo letto Loredana Verzé ed avevo pensato ad una nipote di Don Verzé (e, perché no, ad una figlia di Don Verzé) ma quando ho realizzato che si trattava proprio di Loredana Berté (canta in coppia con Gigi D'Alessio, tra l'altro) ho pensato che sarà fantastico assistere ad un suo qualche strippo in diretta tv, magari una cosa del tipo la Berté che inizia a strillare nel momento di massimo ascolto della serata e finisce per rivelare a quella parte di Italia ancora ignara il vero segreto dell'eterna giovinezza di Gianni Morandi. Ti prego Loredana fallo per noi.

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